[twitch streamer="gamelegendsit,roleverse,virtualvoyagers_" hide_offline="true" max="2"/]

Grazie all’Ultimate Outdoor Experience, promossa da Ford Italia, abbiamo avuto modo di provare Ford Bronco e di saggiarne ogni aspetto a 360°. Nella splendida cornice dell’Emilia Romagna, presso la famosa Pista Fuoristrada Dragone a Palagano in provincia di Modena – dove si è “fatta la storia del fuoristrada” – abbiamo messo a dura prova il Bronco e, come special guest, anche il Ford Ranger Wildtrack e Ford Raptor.

Ford Bronco

Come sempre, quando si parla di un prodotto Ford, si parla di qualcosa di storico: modelli che attraversano le epoche e che possono restare sopiti per diversi anni, ma che poi tornano in forze. Il caso di Ford Bronco è iconico: 1965 nasce la prima generazione di quello che è stato da subito, il primo SUV ante litteram del mercato, che si è sviluppato nel corso di cinque generazioni per poi andare “in letargo” e tornare a noi oggi con la sesta generazione dove, sebbene sia cambiato nella forma, l’anima indomita del cavallo da cui prende il nome è rimasta la stessa.

Tante sono le versioni d’oltreoceano per il Ford Bronco che, tuttavia, arriva in Italia in due modelli che ne riassumono appieno lo spirito e la tenacia:

  • Outer Banks – Versione rifinita e poliedrica, ideale per i clienti che cercano un mezzo capace di vivere bene tanto in città quanto in fuoristrada. Al suo interno troviamo rifiniture di pregio, cerchi da 18” e persino una pratica estensione del fondo del bagagliaio, in metallo per le grigliate outdoor.
  • Badlands – La versione per i clienti off-road più esigenti: cerchi da 17” in favore di una gomma più aggressiva, un sistema 4×4 automatico che gestisce autonomamente la coppia e diversi sistemi AUX per la comunicazione tra veicoli.

Entrambi i modelli di Ford Bronco arrivano con motore 2.7 litri da 335 CV e 563NM di coppia, Terrain Management System con modalità G.O.A.T. ovvero Goes Over Any Type of Terrrain (letteralmente, Va su Ogni Tipo di Terreno). Sospensioni di nuova concezione High-Performance OFF-Road Stability Suspension (HOSS) che, dopo averle provate con mano, possiamo dirvi rendono davvero confortevole ed agevole l’approccio a questo tipo di mezzi.

Non finisce qui ovviamente: Ford Bronco è dotato anche di un nuovo brevetto Ford, il Turning Assist, che consente di bloccare la ruota interna del veicolo e ci permette di fare perno su quest’ultima per un’agevolazione della curva in spazi stretti. Esempio: dovete girare a sinistra su un percorso sterrato ed impervio, vi basterà impostare la svolta, premere il tasto del Turning Assist e il Ford Bronco sfrutterà la ruota sinistra come il perno di un compasso, consentendovi di fare una curva perfetta e senza sforzo, al termine della quale rimuoverete manualmente il sistema.

Spettacolare in modalità “Bronco”, che consente di affrontare il fuoristrada in maniera perfetta, con tanto di telecamera anteriore che vi mostra il terreno sotto di voi, indicandovi perfino dove state dirigendo le ruote anteriori. Il Ford Bronco è totalmente personalizzabile ed ha degli interni lavabili – ecco perché la maggior parte dei tasti interni è in gomma, per evitare le infiltrazioni di acqua e fango – consentendovi di rimuovere al volo tetto e portiere, per chi esige un off-road estremo e vibrante!

Ovviamente c’è tanta tecnologia all’interno, con schermo da 12 pollici sul cruscotto e un quadro strumenti da 8 pollici, tutto interamente personalizzabile con Apple CarPlay ed Android Auto senza fili, sistema SYNC 4 e impianto audio premium B&O con 10 altoparlanti e subwoofer integrati.

Quanto costa tutto questo? Ebbene siamo a 77.000,00€ per la versione Outer Banks e 81.000,00€ per il Badlands, entrambi IVA inclusi. Ci sentiamo di dire, dopo aver provato entrambi i mezzi, che il rapporto qualità/prezzo rimane come sempre in favore della qualità quando si parla di Ford, e il Bronco non fa eccezione in tutto questo.

Ultimate Drive Experience

Dopo avervi presentato le caratteristiche tecniche di Ford Bronco, passiamo a quello che abbiamo effettivamente vissuto a bordo. Bronco ti accoglie con sedili in pelle comodi ed avvolgenti, l’altezza del mezzo da terra è di 27cm, poco meno del suo cugino più grande Ranger con cui condivide la piattaforma. La maniglia rivestita in gomma è accanto allo sterzo e ci aiuta nella salita assieme alla pedana che non è ingombrante come su mezzi simili.

 

Seduti sul sedile di guida troviamo subito il pratico schermo da 8 pollici posto dietro al volante, su cui spicca il logo Bronco, un cavallo scalciante che ti fa subito capire che qui non si scherza, si fa sul serio. Possiamo personalizzare ogni elemento dello schermo di guida, la plancia sovrastata da uno schermo enorme da 12 pollici orizzontale e una pratica vaschetta portaoggetti sul tunnel centrale, composto da leva del cambio, porta bicchieri e bracciolo portaoggetti rivestito in pelle. Se si osserva il tunnel dalla parte del passeggero si nota una maniglia rivestita in morbida gomma, ideale per reggersi durante le battute più difficili nell’off-road. Completa il tutto la scritta “BRONCO” incisa sul cruscotto dalla parte del passeggero.

Le sedute posteriori risultano comode e spaziose, con tanto di tappetino in gomma con logo “Bronco” in bianco a contrasto. L’accesso al vano posteriore del bagagliaio è consentito grazie all’apertura a “porta” della parte inferiore, per poi aprire il lunotto in maniera indipendente. Qui spiccano le barre in linea con il colore del veicolo, nel nostro caso verde, su cui sono montate due delle dieci casse Bang & Olufsen.

Abbiamo affrontato il percorso della Pista Fuoristrada Dragone che gli istruttori avevano preparato per noi in maniera egregia, con il Ford Bronco che ci ha cullato e coccolato per tutto il tempo: un mezzo simile che ti consente di vivere il fuoristrada attraversando guadi rocciosi, distese di fango e discese ripide in maniera così comoda è un piccolo miracolo di ingegneria.

Affrontare il fuoristrada non è una cosa semplice per il fisico, e ci aspettavamo tutti di uscirne “distrutti”. Invece dopo oltre tre ore di prove eravamo stanchi, ma non troppo, e avremmo anche continuato, per intenderci. Abbiamo avuto modo di provare anche Ford Ranger Wildtrack che si è rivelato come il mezzo solido che è, e poi c’è stato il momento della versione Raptor, indubbiamente il RE si queste strade, “senza se e senza ma”.

Dei tre mezzi possiamo dire che il Bronco rappresenta davvero l’alternativa ai due più mastodontici pick-up, forti di una potenza e di una muscolatura scenica da primato, mentre il “piccolo” Bronco si comporta come il mezzo che non ti aspetti ma che è capace davvero di farti conquistare vette impensabili senza mai fermarsi davanti a nulla. Di seguito la galleria di foto che vi metterà al centro dell’esperienza, così come lo siamo stati noi.

 

Tiziano Sbrozzi
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.

    Potrebbe interessarti anche

    Comments are closed.

    Altro in:First Drive